Eventi celebrativi: l’importanza del dialogo con la “comunità aziendale”

“Uno dei ricordi più indelebili è legato alla macchina gialla con cui per anni si è presentato (…………..), il collega del reparto controllo qualità. Una leggenda”.

E’ una delle risposte che può capitare di ricevere quando, lavorando all’organizzazione di un evento aziendale e della relativa comunicazione, si elaborano questionari per definire le milestones della storia di un’impresa.

Ed è una risposta che conta, esattamente come tutte le altre.

Pensare gli eventi istituzionali – in particolare quelli di ricorrenza – in chiave marketing, significa spesso ideare una narrazione destinata sia ad un pubblico – in questo caso clienti e fornitori – sia ai protagonisti principali dell’attività aziendale – le risorse – e ai loro familiari.

Questa narrazione è tanto più  credibile ed impattante quanto più si comprendono le dinamiche di relazione esterne ed interne all’azienda, accentuandone le sfumature e cogliendone le potenzialità in termini di marketing istituzionale, territoriale e relazionale.

La migliore conoscenza possibile del prodotto e dei servizi, del processo produttivo che ne sta alla base; l’evoluzione del management e del posizionamento del brand, l’ascolto dei testimonial più significativi del presente e del passato, il recupero e l’analisi del materiale d’archivio a disposizione: sono i fattori che – accompagnati dalla assoluta efficienza della gestione organizzativa – permettono di interpretare correttamente l’identità storica di un’impresa, traducendola in racconto attraverso le migliori soluzioni creative e le più efficaci tecnologie di allestimento.

Ma in questo senso, è il dialogo diretto con le risorse a rivelarsi quasi sempre una fonte di informazioni sorprendente.

Un’impresa che raggiunge i 25, 40, 50 o 100 anni dalla propria fondazione, ha infatti alle sue spalle quelli che abbiamo imparato a distinguere come un passato ed un vissuto: il primo è il racconto “istituzionalizzato” dei momenti che hanno segnato il percorso imprenditoriale ed industriale. Il secondo è qualcosa di più, racchiude l’eredità più autentica, il trascorso “vivo” custodito da quel nome e dal quel marchio.

Perché ogni azienda, sia essa di piccole, medie o grandi dimensioni, è prima di tutto una comunità. E come ogni comunità, ha le proprie origini, le proprie abitudini, i propri valori.

Può contare su una simbiosi identitaria con il territorio di riferimento, può accomunare il management grazie ad una passione extra professionale condivisa, ed è sempre legata a piccoli grandi accadimenti entrati nell’immaginario collettivo con i contorni epici di un passato senza tempo.

Non si tratta di aspetti marginali, ma di elementi costitutivi della realtà di un’impresa, capaci di incidere in modo decisivo anche nel suo rapporto con il mercato, e di fornire molte più indicazioni di quanto ci si aspetti in termini di creatività progettuale.

Un evento celebrativo può trasformasi in un racconto indimenticabile, e cristallizzarsi nella memoria di chi vi partecipa, solo quando il programma degli appuntamenti e delle attività previste, così come gli strumenti e gli allestimenti di comunicazione a supporto, sono in grado di rielaborare questa eredità, restituendola in tutta la sua emozione.

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Fonte immagine: ilmungo su Flickr.

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